ENTE NAZIONALE PROTEZIONE ANIMALI - Sezione di BORGOSESIA (VC) - Rifugio "IL GIARDINO DI QUARK" (GATTINARA)

La storia di Quark

storiaquark1L'11 febbraio 2000 alle 9 del mattino le zampe posteriori di Quark improvvisamente si fanno instabili e lui cammina sbandando. Dopo circa 2 ore è completamente paralizzato. La diagnosi che non lascia speranze arriva due giorni dopo: embolia fibro-cartilaginea. Inguaribile. La terapia non dà risultati; Quark ha perso per sempre l'uso delle zampe posteriori. Vuoi perché è un cane che è stato abbandonato, perché vive in un canile, perché è grosso, perché seguire un cane malato è un impegno gravoso, perché le cure costano, perché non sarà mai adottato, perché è un cane sfortunato... insomma i soliti buoni motivi per porre fine alle sue sofferenze (e alle nostre: che pena vederlo così!) c'erano proprio tutti! Né sono mancati i buoni consiglieri in questo senso! L'opinione più diffusa era: fatelo morire per pietà, perché Quark è stato abbandonato, perché vive in canile, perché non sarà mai adottato, perché è sfortunato, si merita qualcosa di più del solito ultimo gesto pietoso.

Perché Quark non ha un vero padrone ma una vera grande famiglia; perché tutti noi lo amiamo come si ama il più sfortunato dei propri figli e abbiamo scommesso su di lui: può vivere felice! E lui ce l'ha fatta! Da quattro anni è il cane più coccolato del mondo, si muove agevolmente (anzi corre) grazie ad un carrello ortopedico fatto su misura per lui negli Stati Uniti; ha una stanza-cuccia tutta speciale col pavimento di sughero e la doccia; un corredino di trapuntini, asciugamani e copertine da far invidia ad una sposina; una sfilza di amici e ammiratori che stupisce.
Le spese sono state notevoli (il terzo carrello - costato oltre 700 euro - ormai non può più utilizzarlo e ora siamo al quarto, superleggero). Ma fortunatamente i nostri sostenitori ci hanno dato una mano. L'impegno con Quark è costante e gravoso (pesa più di 25 kg e bisogna sollevarlo, lavarlo ecc), deve essere assiduo, continuativo a tutte le ore del giorno e della notte. Ma grazie a tutto questo Quark è un cane felice: corre libero in pineta, ha un suo giardino privato, è sempre in compagnia, prende il the con gli amici in inverno, ha tanti vizi, è prepotente con gli altri cani e non ha perso la sua grinta. È nel cuore di tutti. È venuto a fare le castagnate con noi; è uscito a cena al ristorante; ha fatto il turista e lo scorso agosto è venuto con noi al mare. E dovreste vederlo nuotare! Ti apre il cuore. Tutte le persone che abbiamo incontrato, decine e decine, che ci incrociavano per strada, in spiaggia, nei bar, tutte si complimentavano per la soluzione trovata alla sua malattia e per come sembra a suo agio e contento. Per circa un anno l'ho portato a fare nuoto in una piscina apposta per cani seguito da una fisioterapista. Ha fatto agopuntura, shiatzu e altri massaggi: tutto per alleviare il peso che porta con le zampe davanti. E lui adora i massaggi! Le notti d'inverno, quando lo metto a nanna sui suoi trapuntini e asciugamani, con la testa sul cuscino, avvolto nelle coperte e lui sospira e chiude gli occhi, sembra rilassato come un cane qualsiasi dopo una giornata di corse. A Natale gli ho regalato un carillon coi cagnolini: è la musica che gli fa compagnia quando si appresta a fare la nanna: lui aspetta proprio che glielo carichi. Se me ne scordo mi fissa e poi guarda il carillon. Nei prati, dove l'erba è bassa, corre senza carrello: il contatto con l'erba, la terra sembra dargli nuova energia.

Quark ci ha insegnato che nella vita siamo diversi solo se vogliamo sentirci tali. Lui è il simbolo di come la vediamo noi; di quanto è importante per noi la vita degli altri (umani e non); di quanto siamo disposti a fare per loro; del rispetto che abbiamo della loro dignità. Chi conosce Quark non usa mai, guardandolo, la parola "poverino". Chi ha avuto il privilegio di incontrarlo e frequentarlo per un po' ha notato la sua fierezza, la sua dignità. Quark è un capo: ama l'ordine e non la confusione: "tutti zitti e a posto!" sembra ordinare ai compagni con la coda più vivaci! Per questo è stato soprannominato "Mister Quark" o "Il generale Quark".

Alessandra (testo scritto nel 2004)

QUARK CI HA LASCIATO

Il 31 agosto 2006 Quark ci ha lasciato, dopo 6 anni di carrellini. La sua disabilità è stata per lui la cosa più bella di tutta la vita. E' stato un grande maestro per tutti noi. Non ci lascia un vuoto ma una grande ricchezza.Alessandra

 

IN RICORDO DI QUARK

Il nostro adorato Quark ci ha lasciato. E' volato, come ci piace credere, sul Ponte dell'Arcobaleno. Se n'è andato dopo tanti anni passati insieme a noi, anni in cui ci ha dato moltissimo, trasmettendoci ogni giorno la sua forza, la sua gioia di vivere, il suo coraggio e la sua grande dignità. Non potremo mai dimenticare le sue corse col carrellino, le sue nuotate al mare e in piscina, le sue sgridate agli altri cani troppo rumorosi. Vogliamo immaginarlo mentre corre, veloce e leggero, nei prati celesti. Una parte di noi se n'è andata con lui ma una parte di lui resterà per sempre nei nostri cuori. Grazie Quark per esserci stato accanto!

Ringraziamo tutte le persone che ci hanno mandato messaggi e parole gentili e affettuose per la scomparsa di Quark. Chiunque l'avesse conosciuto lo portava nel proprio cuore...

Giovanni Savoini ha scritto in ricordo di Quark il seguente haiku:

QUARK
ne bastano due
per stare con gli umani
in mezzo al mondo
.Giovanni Savoini

 

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