Petizione contro la macellazione rituale
- Scritto da Maddalena Sella
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Le vittime della cosiddetta “Pasqua di sangue” sono cuccioli tra i 30 e i 40 giorni di vita, strappati prematuramente alle loro madri dopo una gravidanza di 5 mesi regolata in modo tale da poterli uccidere quando raggiungono il peso ideale. La pratica della macellazione è assolutamente atroce: la Pasqua deve essere una festa dello spirito, non della carne.
“Secondo le statistiche più recenti rilasciate dall’Istat, i numeri di questo massacro continuano a essere impressionanti” – dichiara Marco Bravi, Presidente del Consiglio Nazionale e Responsabile Comunicazione e Sviluppo Iniziative di ENPA – “Per questo ribadiamo il nostro impegno a salvare i cuccioli dal mattatoio invitando le persone a riflettere su ciò che si cela dietro a quelle confezioni anonime in cui viene imballato ciò che resta dei poveri agnelli. In quest’ottica – prosegue Bravi – non possiamo che sostenere al 100% la petizione lanciata sulla piattaforma Firmiamo.it contro la macellazione rituale e chiediamo ai nostri simpatizzanti di fare altrettanto”
Su Firmiamo.it (https://firmiamo.it/no-macellazione-e-maltrattamento-agnelli?utm_source=comstampa&utm_medium=email&utm_campaign=AgnelliPasqua-CSF) troverete la petizione supportata da ENPA che chiede la fine alla mattanza che nel 2016 ha ucciso ben 2,7 milioni tra agnelli, agnelloni e capretti. Abbiamo bisogno del sostegno di tutti: sono già state raccolte oltre 32.000 firme contro la “Pasqua di sangue” ma ce ne vogliono ancora.
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